La Commissione europea definisce per la prima volta ''inquietanti'', anche se non ancora complete, le conclusioni scientifiche dell'Efsa.
Secondo l'Autorita' europea per la sicurezza alimentare (Efsa) i residui di alcuni pesticidi, noti come neonicotinoidi, potrebbero rappresentare un rischio elevato per le api. Inoltre, Bruxelles intende portare la questione il prossimo 31 gennaio all'esame del Comitato permanente della sicurezza alimentare dove sono presenti i rappresentanti dei 27 Stati membri.
Nulla al momento e' definito, ma Frederic Vincent, portavoce del commissario alla salute Tonio Borg tiene a precisare che Bruxelles e' pronta a ''prendere le decisioni necessarie'' se dall'esame del rapporto dell'Efsa e dagli studi realizzati emerge che c'e' un reale problema con i pesticidi in questione. Anche perche', di fronte al fenomeno della moria delle api, che sarebbe passata in una quindicina d'anni dal 5% al 30%, e dallo smembramento di intere colonie, gli Stati membri e in primis l'Italia, hanno gia' introdotto misure nazionali. Nell'immediato - ha spiegato Vincent - la Commissione Ue scrivera' alle societa' produttrici, Syngenta e Bayer, che avranno fino al 25 gennaio per reagire al parere dell'Efsa.
Il rapporto dell'Efsa punta il dito sull'impatto dell'uso di alcuni pesticidi come il thiamethoxam, clothianidin e imidacloprid a seconda delle produzioni: nella colza, e' stata individuata la presenza di residui a rischio nel polline e nel nettare, mentre per il mais il problema della contaminazione e' legato alla polvere che si alza al momento della raccolta e alle gocce che si formano sulle piante su cui si posano le api.
In Italia, il Ministero della Salute ha confermato - a giugno del 2012- la sospensione dei neonicotinoidi per la concia del mais. Il Ministro Renato Balduzzi commentava così la proroga di 7 mesi del divieto: "Su una tematica così delicata è opportuno assumere decisioni armonizzate a livello comunitario e ispirate alla massima attenzione e cautela per tutelare l'importante patrimonio apistico e la rilevante coltura del mais. E' bene che prevalga il principio di precauzione e mantenere il provvedimento di sospensione in attesa delle valutazioni conclusive dell'EFSA".
Il decreto (Proroga della sospensione cautelativa dell'autorizzazione all'impiego di sementi trattate con prodotti fitosanitari contenenti le sostanze attive clothianidin, thiamethoxam, imidacloprid e fipronil, di cui al decreto 25 ottobre 2011 -G.U. Serie Generale, n. 151 del 30 giugno 2012) scadrà il 31 gennaio 2013