In particolare la nuova direttiva introduce il concetto che il polline NON è un ingrediente del miele, ma un suo naturale componente. Tale concetto si rivela importante in relazione agli obblighi di etichettura per i mieli che contengano tracce di polline derivante da organismi geneticamente modificati, per i quali non sarà necessaria l'indicazione in etichetta, nel caso la quantità di polline non superi lo 0,9% del miele e non sia stato introdotto volontariamente. La direttiva inoltre richiama la necessità di stabilire criteri quantitativi per la definizione dei mieli uniflorali. Tale direttiva dovrà essere resa applicativa nei Paesi membri entro 12 mesi dall'entrata in vigore della stessa.