Una mosca, parassita e assassina, è stata classificata come ulteriore causa della moria di api. La scoperta, annunciata con clamore nei primissimi giorni del 2012, è stata fatta negli Stati Uniti d’America,  più precisamente in California, da un gruppo di biologi ed  entomologi dell’Università  degli Studi di San Francisco.
Andrew Core, Charles Runckel, Jonathan Ivers, Christopher Quock, Travis Siapno, Seraphina DeNault, Brian Brown, Joseph De Risi, Christopher D. Smith, John Hafernik - questo il nutrito team di ricerca - dopo aver effettuato campionamenti capillari sugli apiari dove si riscontrava una più intensa moria di api, hanno pubblicato i risultati dell’indagine sulla rivista scientifica PlosOne. La mosca assassina, più precisamente un dittero, si chiama Apocephalus borealis ed era già conosciuta agli entomologi come parassita dei bombi: è lunga circa 5 millimetri, di colore bruno-rossastro, simile ad un moscerino, si attacca all’addome delle api operaie che vengono utilizzate come luogo sicuro per la riproduzione. Dalle uova deposte dalla mosca, che i giornali americani hanno già ribattezzato “zombie delle apiâ€, dopo sette giorni dischiudono fino a tredici larve per ciascuna ape. Le famiglie colpite da questo parassita manifestano la curiosa tendenza ad abbandonare l’alveare durante la notte e le api in fuga muoiono contemporaneamente alla emersione delle pupe di Apocephalus.  Il fenomeno è particolarmente diffuso nella baia di San Francisco e nell’area di Los Angeles, ma si sarebbe originato a partire dal Sud Dakota: i ricercatori affermano che ci sono tutti i presupposti perché questa mosca assassina si diffonda in tutto il Nord degli Stati Uniti. Altro dato interessante è che negli insetti adulti e nelle larve di Apocephalus borealis sono stati rivenuti sia i virus delle ali deformi, sia gli agenti patogeni di Nosema ceranae il che, secondo i ricercatori americani, lascia presupporre che il dittero sia anche un vettore di quelle che finora erano considerate tra le principali cause della moria delle api. La notizia è subito rimbalzata in tutto il mondo, Europa compresa, destando l’ingiustificato  clamore dei media alla ricerca dello scoop: l’esistenza di ditteri parassiti delle api, infatti, è stata evidenziata già , all’inizio del 2000, da un gruppo di ricercatori dell’Università di Pisa (Pinzauti, Felicioli, Bedini) e anche in Italia, sebbene in pochi abbiano dato importanza al fenomeno, esiste una mosca assassina delle api, la Senotainia tricuspis, che si comporta in modo del tutto analogo allo zombie visto solo di recente dagli americani.
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Fonte: FAI